E R I K
MUSICHE
Nella rappresentazione del dramma vichingo Erik non potevamo scegliere altro compositore che uno scandinavo! Per questo la nostra attenzione si è presto indirizzata verso lo svedese Thomas Blum, nato a Helsingborg (dove tuttora vive) e laureatosi in composizione presso il prestigioso Conservatorio di Malmö nel 1999.
Come largamente noto, la mitologia norrena, nell’accezione del Canto dei Nibelunghi, ha ispirato Richard Wagner nella composizione delle quattro opere che compongono il ciclo Der Ring des Nibelungen (“L'anello del Nibelungo”). In tempi più recenti, la mitologia norrena è stata fonte di ispirazione per i testi di molte canzoni di gruppi Black Metal, Death Metal, Folk Metal e, soprattutto, Viking Metal; per citare i più noti tra questi ultimi: Manowar, Burzum, Enslaved, Týr, Unleashed, Amon Amarth, Heilung, Wardruna, Odroerir, Hagalaz’ Runedance. Alcuni di essi si propongono, nelle loro canzoni, di riportare in vita la musica rituale norrena, con tanto di declamazione delle rune, canti sciamanici e facendo non di rado ricorso a testi presi dall’Edda Poetica e da altre fonti antiche.
Noi abbiamo deciso di percorrere una strada diversa sia dallo stilema wagneriano, sia dalla musica pop più o meno colta. Proprio per questo ci siamo rivolti al Maestro Thomas Blum, il cui rigore compositivo e il cui genio marcatamente scandinavo si prestano al meglio per produrre l’atmosfera norrena che intendevamo creare, beninteso senza alcun maniacale asservimento filologico, consapevoli come siamo che nulla è sopravvissuto della musica originale dei vichinghi e, pertanto, nulla si sa con sicurezza in tal ambito, fatto salvo sparuti reperti di qualche strumento musicale dell’epoca e, ovviamente, alcuni testi poetici che si presume fossero cantati o per lo meno salmodiati, molto probabilmente con un accompagnamento strumentale (aerofoni e percussioni).
Per tornare a noi, il nostro Thomas Blum ha ormai all’attivo un ricco elenco di composizioni. Offriamo qui un breve compendio delle maggiori:
A. Composizioni per orchestra e per drammi musicali:
- Stengästen på Peking, atto unico su opere di Bertati/Gazzaniga e Da Ponte/ Mozart.
- Concerto piccolo per violino e orchestra d’archi (1995)
- Revelj (“Sveglia”) per tre percussioni (1996)
- Messaggio per orchestra (1997)
- Concerto da camera per 13 strumenti (2004)
- Overtura per orchestra d’archi (2005)
- Passaggi per pianoforte e orchestra di fiati (2014)
B. Musica da camera:
- Trio per violino, violoncello e pianoforte (1995)
- Quartetto n° 4 per due violini, viola e violoncello (2003)
- Trio n° 2 per violino, violoncello e pianoforte (2013)
C. Musica sacra:
- Stabat Mater per coro, organo, tromboni e percussione (2000)
- Veni, sancte spiritus per coro e orchestra d’archi (2008)
- Lacrimosa per coro, soli, e orchestra (2009)
- Jesu sju ord på korset, per voce, violino, violoncello e pianoforte (2017)
- Klippan Kristus, per coro, soli, trombe, percussione, piano, organo, campane (2017)
Il Maestro Hans Gefors (uno dei più acclamati compositori svedesi contemporanei di opere liriche, tra le quali segnaliamo tra tutte Ciara, opera in due atti, del 1998, su libretto di Jean-Claude Carrière) è stato il principale insegnante di Thomas Blum durante il proprio apprendistato presso il Conservatorio di Malmö, ed è con lui che il Nostro ha effettuato uno specifico approfondimento sulla composizione per musiche di scena.
Per questo nostro allestimento, il Maestro Thomas Blum ha seguito molto scrupolosamente le indicazioni fornitegli dal regista, il quale gli ha immediatamente messo a disposizione il testo drammatico di Sri Aurobindo, giungendo a creare una magia tutta speciale, componendo per noi le musiche di scena che, pur ispirate alla tradizione nordica, potessero veicolare qualcosa di unico e di nuovo; così sono nate la magnifica Ouvertüre per orchestra da camera (arpa, violini, viola, violoncello, contrabbasso) in cui tre diversi temi vengono presentati: il tema di Odino, il tema di Thor e il tema di Freya; i temi di Odino e di Thor presto si intrecciano insieme, ma è solo quando il tema di Freya si combina con gli altri due che si raggiunge la piena compiutezza musicale e il gioioso equilibrio armonico, in un trionfo di gloria e di apoteosi; oltre naturalmente alla radiosa canzone su testo di Sri Aurobindo che Aslaug esegue in scena (nel primo Atto), accompagnata dal magico suono dell’arpa, che durante lo spettacolo il Maestro Elena Guarneri suona rigorosamente dal vivo, eseguendo tra l’altro alcune partiture per strumento solo, sempre composte dal Maestro Blum (a eccezione di una melodia composta dal nostro regista, Tommaso Iorco, e adattata per arpa dalla stessa Elena Guarneri).
Pertanto, il soffio di quello che possiamo a giusto titolo definire “spirito norreno” spira mirabilmente nell’intera rappresentazione, fin dalle musiche di scena!
Occorre infine precisare che durante lo spettacolo teatrale sono previsti due brani non composti da Thomas Blum. Si tratta del “Tema di Aslaug” composto dal nostro regista, e “Per sempre qui” (per arpa solista) composto dalla stessa arpista della compagnia teatrale.