D I Z I O N A R I E T T O
DELLA TRADIZIONE NORRENA
ERIN
Nome poetico per designare l’Irlanda.
FREYA
Nella tradizione nordica vi sono due divinità femminili che spesso (come nel caso del presente dramma) vengono assimilate in una: Frigga e Freyja. La prima è la sposa di Odino; progenitrice e madre della terra, è la dea della primavera, della fertilità e della giustizia. La seconda è la dea della giovinezza, della bellezza e dell’amore. Insieme, rappresentano la Grande Dea, madre e matrice di tutto.
GALDR (pl. GADRAR)
Invocazione cantata.
GLIMA
Lotta corpo a corpo tradizionale islandese, probabilmente derivata dai vichinghi. Attorno alla glima vi è un codice d’onore chiamato drengskapur che invoca lealtà e rispetto.
GÖTEBORG
Città della Svezia sud-occidentale (al confine con la Norvegia), sorge presso lo sbocco del ramo meridionale del fiume Göta nel Kattegat.
HANSAL
Tipico saluto vichingo (effettuato mediante contatto con gli avambracci).
ODINO (norreno ÓÐINN)
Dio della tempesta, della saggezza e della poesia. Figlio di Bor e della gigantessa Bestla; fratello di Hoenir e Lodur. Ha un occhio solo e nelle mitologie germaniche e anglosassoni è conosciuto con il nome di Wotan. Nell’Edda di Snorri, Odino è colui “che governa tutte le cose”. Dal suo trono, può vedere tutto ciò che succede. È il più saggio fra gli dèi e tutte le altre divinità vanno a chiedergli consiglio.
SEIÐR
Rituale magico teso ad assumere il fjölkungi, cioè “il più grande potere”. Secondo la mitologia era una pratica insegnata da Freya a Odino. Il seiðr era in larga parte basato sulla comunicazione con entità soprannaturali e permetteva di prevedere il futuro, di impartire benedizioni, vittoria in battaglia, come pure di dispensare morte, sventura, tempeste in mare e malattia. Con la pratica del seiðr era inoltre possibile privare un individuo della sua forza per trasmetterla a qualcun altro. Chi praticava il seiðr era definito in vari modi: seiðkona (“donna che si avvale del seiðr”); spákona (“donna che prevede il futuro” — cfr. sanscrito spáśyati, ‘vedere’); völva (vedi). Generalmente, il sito utilizzato per praticare il seiðr era detto seiðriallr (“piattaforma degli incantesimi”).
THOR (norreno ÞÓRR)
Figlio di Odino, è il dio del tuono, del tempo, delle nubi e del vento, ma anche protettore della terra coltivata e della famiglia; inoltre, è il dio della guerra; con l’aiuto di un’arma magica, il Mijolnir (che torna sempre nelle sue mani dopo essere stato lanciato), compie imprese eroiche.
TRONDHEIM
Città della Norvegia, situata alla foce del fiume Nid sulla sponda meridionale del fiordo omonimo, ha da sempre occupato una importante posizione di crocevia delle comunicazioni.
VǪLVA (pl. VǪLUR)
Profetessa, maga esperta nella divinazione e negli oracoli. In norreno vǫlva significa “portatrice della bacchetta magica” (vǫlr). Le Vǫlur erano deputate al seiðr (vedi).